Lo studio  si colloca nell’ambito delle ricerche in ambito clinico di investigazione dei correlati neurometrici delle performance espresse dai partecipanti in diversi  task. Nello specifico,  il duplice obiettivo era di valutare in termini di sforzo cerebrale su pazienti con sordità:

1) l’effetto della direzionalità del rumore e del segnale in relazione al partecipante, in un compito di riconoscimento di parole nel rumore con diverse condizioni (partecipanti: portatori di impianto cocleare e sordi unilaterali);

2) l’effetto dell’utilizzo di differenti processori e filtri  in un compito di riconoscimento di parole nel rumore (partecipanti: portatori di impianto cocleare).

Risultati preliminari su un campione di bambini con impianto cocleare monolaterale hanno mostrato un aumento dell’indice elettroencefalografico di Workload (carico cognitivo) in condizioni di rumore più ardue. Altre evidenze in un campione adulto hanno mostrato come valori di Workload minori fossero riportati in concomitanza dell’utilizzo del processore più recente e del filtro di rimozione del rumore.