NeuroDante 3

Dal 25 marzo 2022, nell’ambito della mostra “La ricezione della Commedia dai manoscritti ai media” ospitata presso la Biblioteca dell’Accademia dei Lincei a Roma, saranno presenti due postazioni sperimentali relative al progetto NeuroDante, condotto dal gruppo del Prof. Fabio Babiloni dell’Università Sapienza di Roma in collaborazione con la start up universitaria BrainSigns, e che si propone di investigare le basi neurofisiologiche della percezione della Divina Commedia.

L’attuale fase del progetto NeuroDante si avvale del sistema Mindtooth, sviluppato da BrainSigns nell’ambito dell’omonimo progetto europeo finanziato dal programma Horizon 2020 (GA950998). Mindtooth verrà impiegato perché in grado di fornire in tempo reale indicatori di stati cognitivi ed emozionali, attraverso l’impiego di sensori e il processamento di dati biometrici.

Per tutta la durata della  Mostra si potrà misurare con le neuroscienze il grado di accettazione dell’intelligenza artificiale e di uno stile di vita green  tramite le postazioni fisse “emozIonDAnte” e “Dante everGreen”, e la postazione occasionale “tramanDante” che rileverà tramite il sistema Mindtooth i correlati neurali di eventuali sinergie tra lettura e ascolto per l’apprendimento.

Il progetto NeuroDante nell’ultimo quinquennio ha indagato diversi fattori potenzialmente atti a modulare l’esperienza estetica: dal livello di conoscenza in campo letterario alla modalità sensoriale di fruizione del testo, includendo la variabile del genere dell’interprete dei brani.

Tale filone di ricerca si colloca nell’ambito della neuroestetica, fondata a fine anni ’90 da Semir Zeki, mira a investigare i correlati neurobiologici dell’esperienza estetica. Tale area si è tradizionalmente concentrata sull’arte figurativa, ma nell’ultimo decennio ha espanso il suo bacino di interesse verso materiale testuale.

Finora i risultati di NeuroDante hanno mostrato alcune evidenze principali, pubblicate su riviste scientifiche internazionali:

  • LA BELLEZZA FA BATTERE IL CUORE A TUTTI: non è necessario essere esperti per lasciarsi emozionare dalla Divina Commedia, al contrario un pubblico naïf mostra livelli di indicatori di coinvolgimento emozionale maggiore degli esperti
  • IL PIACERE DI IMPARARE: lo sforzo cognitivo nella fruizione della Divina Commedia procede di pari passo con indicatori di una tendenza cerebrale all’approccio e interesse verso il testo